Lampedusa, la pittoresca isola italiana nel cuore del Mediterraneo, è diventata la meta di tutti i disperati che dal nord Africa e dall’Africa subsahariana vogliono raggiungere l’Europa. Durante uno di questi viaggi surreali, che prevedono l’attraversamento, sotto il sole implacabile del deserto, si sarebbe svolto un dramma che ha dell’incredibile persino per il modo di vivere degli africani .
Un giovane migrante nordafricano appena arrivato a Lampedusa ha consegnato alle autorità un bambino di 3 anni raccontando di averlo preso con sè nel deserto, dopo averlo trovato abbandonato e sperduto nelle lande desolate.
Dubbi a Lampedusa
Le autorità non hanno rivelato il nome del nordafricano, anche lui minorenne, e non hanno neppure detto se credono alla versione dello stesso. Qualche dubbio potrebbe esserci. Potrebbe aver rapito il bambino ai suoi genitori? Potrebbe averlo comprato da qualche trafficante per usarlo per avere un trattamento di favore in Italia? Oppure lo ha davvero salvato dalla morte nel deserto?
“L’ho portato con me e abbiamo fatto il viaggio insieme…”, ha dichiarato il giovane, ma quello che si sa di sicuro è solo che è arrivato a Lampedusa con il bambino.
Nessuna parentela
Il nordafricano ha detto alle autorità di Lampedusa di non avere alcuna parentela con il bambino e di non sapere come prendersene cura. Ha raccontato della sua decisione di non abbandonare il piccolo nel deserto, e la storia ha naturalmente toccato il cuore di molti. Il bambino, però, non ha pronunciato una parola. Da quanto dicono le fonti, finora non è stata possibile alcuna interazione significativa con lui.
Tante richieste e proposte di adozione, e non solo da Lampedusa
Il fatto ha avuto eco tra le famiglie di Lampedusa, e non solo, e molte si sono prontamente offerte per avere in affido temporaneo il bambino senza nome, offrendogli fin da subito una luce di speranza, fino a quando non sarà trovata la famiglia adatta a adottarlo.
Al momento, il bambino è ospitato all’hotspot di Contrada Imbriacola, nella sezione dedicata ai bambini e alle madri sole, dove volontari della Croce Rossa e di Save the Children stanno cercando di ricostruire la sua storia e offrire il supporto psicologico necessario. Tuttavia, il mistero avvolge il suo passato, e nessuno conosce il suo nome o la sua nazionalità.
Il destino del piccolo è ora affidato al Tribunale dei Minori di Palermo, che dovrà verificare la presenza di parenti sul territorio o, in alternativa, le richieste di affidamento da parte di individui idonei. Sarà nominato un tutore legale per il bambino, che sarà dato in affido. Gli ulteriori provvedimenti saranno sottoposti all’approvazione e decisione dei giudici, che potranno anche richiedere un intervento urgente da parte di un reparto di Neuropsichiatria Infantile, se necessario.
Migranti
Il problema dei migranti è complesso, e risponde a determinate esigenze dei paesi di partenza, fra gli altri quello di ottenere sovvenzioni per fermare la partenza delle barche. La pressione nei confronti dell’Europa è determinata dalla minaccia di riempirla di migranti senza arte nè parte, che non hanno altra scelta, una volta qui, oltre a quella di entrare nei ranghi della microcriminalità. Storie come quella del bambino di Lampedusa e del suo salvatore minorenne, sono il frutto della mancanza di rispetto dell’Umanità nei paesi del nord Africa.