
La società dell’Io
I sociologi chiamano il nostro mondo moderno “la società dell’Io”, società nella quale tutti cercano accanitamente di compiacere sé stessi. Ci viene insegnato a vedere le persone solo in termini di “scambio”. La questione sottintesa che si cela dietro ogni attività in questo tipo di società è «Che vantaggio mi porta?». E la presenza degli altri è tollerata solo nella misura e per il tempo strettamente necessario a ricavare dalla relazione un vantaggio. La lingua italiana ha almeno cinque modi per indicare il comportamento di coloro che non pensano certamente agli altri, anche se noi ne utilizziamo uno soltanto (ah, maledetta scuola, che non hai mai imparato a insegnare…). L’egoismo, ovvero la tendenza a seguire esclusivamente i propri interessi e desideri, senza considerare quelli altrui. L’egotismo, che è la stima eccessiva di sé che induce ad attribuire valore solo alle proprie esperienze. L’egolatria, ossia l’adorazione, il culto di sé stessi.