Un viaggio nel suono del XX secolo a cura del musicologo Enrico Merlin
Dopo il grande successo della scorsa edizione, dall’1 al 4 giugno a PORDENONE si terrà la 5ª edizione di JAZZINSIEME, tra le più importanti rassegne jazz in Friuli Venezia Giulia, nonché punto di ritrovo per musicisti ed amanti della musica provenienti da tutto il mondo.
L’obiettivo della 5ª edizione di Jazzinsieme, che si svolge sotto la direzione artistica di Vincenzo Barattin e la presidenza di Giorgio Ivan, è quello di raccontare e far conoscere sempre più, tramite la musica Jazz, l’anima culturale, artistica e turistica di Pordenone.
“Giunto alla quinta edizione, Jazzinsieme si conferma tra i gli eventi più prestigiosi in Friuli Venezia Giulia e assume la struttura di un Festival diffuso nella città di Pordenone – dichiara Giorgio Ivan – L’obiettivo è di passare da un modello di rassegna racchiusa in un’area circoscritta in cui solo il pubblico appassionato possa accedere, ad un evento che coinvolga in un abbraccio il resto del tessuto territoriale, fatto di strade e piazze, persone, attività commerciali e industriali, enti locali e associazioni.”
Per quattro giorni il centro storico di Pordenone si animerà con concerti di jazzisti di fama internazionale, consolidando così il legame tra la città e la musica jazz. Le suggestive e scenografiche piazze di Pordenone faranno da sfondo alla manifestazione.
“Dal punto di vista artistico, questa edizione è focalizzata sul jazz europeo e sui suoi interpreti contemporanei che si stanno distinguendo sulla scena internazionale – spiega Vincenzo Barattin – Attraverseremo diverse sfumature: dal revival jazz-funk dei francesi Lehmanns Brothers e Collettivo Immaginario, alle riletture dell’immenso Jelly Roll Morton con Helga Plankensteiner, tenendo d’occhio anche la crescita del Valdobbiadene Jazz Ensemble che rappresenta l’omonimo Festival. Per concludere con i viaggi spaziali e le sperimentazioni tra generi diversi del grandissimo Gianluca Petrella/Cosmic Renaissance e del progetto norvegese RYMDEN, che siamo onorati di avere in programma”
Tra le varie iniziative, la mostra “1000 Dischi per un secolo. 1900-2000″, a cura del musicologo Enrico Merlin, che ha realizzato il libro omonimo edito da Il Saggiatore. Il progetto rappresenta un viaggio nello spazio e nel tempo per celebrare la musica e i suoi supporti, la produzione e la tecnologia, l’arte del suono e dell’immagine attraverso l’esposizione di più di 300 vinili, punti di riferimento fondamentali nella storia della musica del ‘900. I visitatori potranno inoltre scoprire, attraverso una serie di ascolti, alcuni degli artisti più creativi e delle opere più innovative. La mostra sarà visitabile durante i giorni del Festival e dal venerdì alla domenica fino al 2 luglio.
L’esperienza verrà anche arricchita da una serie di approfondimenti musicali in galleria da parte del curatore della mostra.
Abbiamo incontrato, durante l’allestimento della mostra, Enrico Merlin: un grande musicologo non solo perché esperto conoscitore della musica ma anche perché attento ai processi di cambiamento in atto, ai giovani. Gli abbiamo chiesto quanto conta la musica nella crescita di una persona.
“La musica è parte dell’arte e assieme alla scienza sono due elementi fondamentali della crescita umana. Tutte le espressioni artistiche aiutano l’uomo ad essere in qualche misura migliore.
Ai giovani consiglierei di seguire il suo istinto e di cercare di incontrare e conoscere tutti quegli artisti che senti che per te hanno un’importanza e un significato che va oltre, incontrare dei maestri veri prima che dei professori”.
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