Attenti al “pensiero sbagliato”, le vostre onde cerebrali possono farvi arrestare o licenziare

Da Redazione

Sembra di assistere a una gag di Crozza che imita il “telepatico” Red Ronnie; invece è tutto vero. Al recente World Economic Forum, l’incontro annuale delle élite globaliste che si svolge ogni anno a Davos, in Svizzera (ne abbiamo parlato qui), ha destato una certa preoccupazione un panel dal titolo emblematico: “Pronti alla trasparenza del cervello?”

Stando a quanto riporta il sito breitbart , il relatore, illustrando i “progressi” della tecnologia neurale, ha affermato raggiante: Non solo puoi dire se una persona è attenta o distratta, ma puoi anche sapere a cosa sta prestando attenzione. Quando combini l’attività delle onde cerebrali insieme ad altre forme di software e tecnologia di sorveglianza, la potenza diventa abbastanza precisa“.

In un breve video si è immaginato un posto di lavoro del futuro in cui una dipendente si preoccupa che il capo rilevi il “suo amore inconfessato” per un collega leggendo i suoi dati attraverso le onde cerebrali, ma rimane sorpresa quando riceve un bonus per le ottime “prestazioni metriche del cervello” che mostrano la sua produttività.

Nella scena successiva, il governo utilizza i dati delle onde cerebrali dei dipendenti per scovare e denunciare eventuali spie impegnate in una frode telematica.

A detta del relatore, lo scopo di mostrare questo futuro distopico di lettura della mente è quello di evidenziare “l’impiego positivodella tecnologia di monitoraggio del cervello perché consente di prevenire e contrastare possibili reazioni avverse causate dal “pensare sbagliato“.

Dagli esempi utilizzati sembra che anche una cotta per un/una collega d’ufficio possa rappresentare un pericolo. Ve l’immaginate un’applicazione del genere in Italia, dove non vengono licenziati neppure i “furbetti del cartellino” colti in flagrante?

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