LA CASA DEL SOCIAL JOURNALISM

Una bella avventura di economia sociale e solidaristica

Sergio Zicari
La version française est ci-dessous

Il fallimento

Danièle Falchier, CEO della libreria cooperativa
e tre membri del suo staff

Minacciata di essere chiusa definitivamente nel 2017 a seguito di una liquidazione giudiziaria, la principale libreria di Voiron, un comune francese di 20.000 abitanti, avrebbe rappresentato un’altra perdita di storia e di vita locale a seguito della concorrenza spietata del commercio elettronico. La libreria, situata nella zona pedonale del paese, aveva accompagnato la vita di almeno tre generazioni di voironesi essendo stata aperta, in piena Seconda Guerra Mondiale, nel 1942. Bisognava accettare lo stato delle cose e chinare il capo davanti alla concorrenza di Amazon capace di offrire milioni di titoli, consegnandoli nel giro di 24 ore in ogni dove, senza costi di spedizione? E, per quanto riguarda la perdita del lavoro da parte dei dipendenti della libreria, passarci semplicemente sopra, dato che in fin dei conti si trattava solo di poche unità? Ma quante altre migliaia di attività, ciascuna formata da pochi dipendenti, in realtà rappresentavano decine di migliaia, centinaia di migliaia di posti di lavoro persi?

La reazione della collettività

6 Rue Adolphe Péronnet 38500 Voiron

Ma questa volta le cose non sono andate come in tante altre situazioni. L’intera comunità si è mossa. La libreria è stata riscattata nel gennaio 2018 da più di 500 cittadini, da alcune associazioni e imprese locali e da 4 municipalità. All’inizio le cose non sono state facili. La libreria, trasformatasi in una Società Cooperativa di Interesse Collettivo (SCIC) e cambiato il nome in Colibrì, ha ridotto il personale a quattro persone: tre librai e un contabile. L’area di vendita è stata ridotta. Gli orari di apertura sono stati adattati per soddisfare le aspettative dei clienti. La libreria rimane aperta all’ora di pranzo due giorni alla settimana in modo che gli studenti delle scuole secondarie possano andare a ritirare i loro libri scolastici, mentre i dipendenti che lavorano in zona possano approfittare dell’ora di pranzo per fare la spesa.

Il riscatto

Ora Colibrì ha trovato la sua strada, tanto che gli ultimi due esercizi finanziari sono stati molto positivi, con un fatturato di circa 600.000 euro. Ora le cose vanno così bene che cinque anni dopo, la libreria riapre le sottoscrizioni di capitale al fine di accelerare i lavori di rinnovamento energetico (illuminazione e riscaldamento), ma soprattutto per assumere nuovo personale nella vita della cooperativa (amministrazione, comunicazione, organizzazione di animazioni, incontri ecc.).

Sicuramente anche merito dell’attuale amministratore delegato, Danièle Falchier, ex ingegnere meteorologico, ma per raggiungere questo risultato c’è stato bisogno che la collettività compisse quelle azioni che erano in suo potere, unendo le forze per contrastare lo strapotere della Grande Finanza e della Globalizzazione. Per vincere certe battaglie ci vuole un popolo che abbia il senso della solidarietà, del bene comune, della cooperazione e della collettività.

Noi italiani siamo capaci di fare altrettanto?

Guardiamoci attorno: quale attività commerciale, potremmo, oggi salvare?

Version française

Une belle aventure d’économie sociale et solidaire

Faillite

Danièle Falchier, PDG de la librairie coopérative et trois de ses collaborateurs

Menacée de fermeture définitive en 2017 à la suite d’une liquidation judiciaire, la principale librairie de Voiron, commune française de 20 000 habitants, aurait représenté une nouvelle perte d’histoire et de vie locale face à la concurrence acharnée du commerce électronique. La librairie, située dans la zone piétonne du village, avait accompagné la vie d’au moins trois générations de Voironnais, puisqu’elle avait été ouverte en pleine Seconde Guerre mondiale, en 1942. Fallait-il accepter l’état des choses et baisser la tête devant la concurrence d’Amazon, capable de proposer des millions de titres livrés en 24 heures partout, sans frais de port ? Et que dire des employés des librairies qui perdent leur emploi ? Il faut simplement s’en remettre, puisqu’après tout, il ne s’agit que de quelques-uns ? Mais combien d’autres milliers d’entreprises, chacune composée de quelques employés, ont en fait représenté des dizaines de milliers, voire des centaines de milliers d’emplois perdus ?

La réaction de la communauté

6 Rue Adolphe Péronnet 38500 Voiron

Mais cette fois-ci, les choses ne se sont pas passées comme dans tant d’autres situations. Toute la communauté s’est mobilisée. La librairie a été rachetée en janvier 2018 par plus de 500 habitants, quelques associations et entreprises locales, ainsi que quatre municipalités. Au début, les choses n’ont pas été faciles. La librairie, transformée en Société Coopérative d’Intérêt Collectif (SCIC) et qui a changé de nom pour devenir le Colibri, a réduit son personnel à quatre personnes : trois libraires et un comptable. La surface de vente a été réduite. Les horaires d’ouverture ont été adaptés pour répondre aux attentes des clients. La librairie reste ouverte deux jours par semaine à l’heure du déjeuner afin que les lycéens puissent venir chercher leurs livres scolaires, tandis que les salariés travaillant dans le quartier peuvent profiter de l’heure du déjeuner pour faire leurs courses.

Le rachat

Aujourd’hui, Le Colibri a trouvé sa voie, à tel point que les deux derniers exercices ont été très positifs, avec un chiffre d’affaires d’environ 600 000 euros. Aujourd’hui, tout va si bien que cinq ans plus tard, la librairie rouvre à la souscription de capital afin d’accélérer les travaux de rénovation énergétique (éclairage et chauffage), mais surtout d’embaucher de nouveaux collaborateurs dans la vie de la coopérative (administration, communication, organisation d’animations, de réunions, etc.)

Sans doute aussi grâce à l’actuelle directrice générale, Danièle Falchier, ancienne ingénieure en météorologie, mais pour arriver à ce résultat, il a fallu que la communauté entreprenne les actions qui étaient en son pouvoir, en unissant ses forces pour contrer le pouvoir démesuré de la Grande Finance et de la Mondialisation. Pour remporter certaines batailles, il faut un peuple qui ait le sens de la solidarité, du bien commun, de la coopération et de la communauté.

Sommes-nous capables, en tant qu’Italiens, de faire de même ?

Regardons autour de nous : quelle entreprise pourrions-nous sauver aujourd’hui ?


Credits: Foto di Sergio Zicari ©

Si ringrazia Danièle Falchier, CEO della Libreria Colibrì per la sua gentile disponibilità.

Nous remercions Danièle Falchier, PDG de la Librairie Colibri pour sa gentillesse.

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Sergio Zicari

Sergio Zicari

Autore di numerosi libri sulla comunicazione e il marketing delle aziende, del terzo settore e delle libere professioni. Per molti anni è stato manager, formatore, consulente per imprese profit e non profit. È Responsabile della Comunicazione del Gruppo Comunità Etica e Caporedattore di CambiaMenti.

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