LA CASA DEL SOCIAL JOURNALISM

Radiati perché hanno curato bene – Videointervista a Riccardo Szumski e Silvana De Mari

Luigi Vietri

Molti hanno sentito parlare del dott. Riccardo Szumski e della dott.ssa Silvana De Mari, almeno dall’inizio dell’epidemia di Covid-19. I due medici sono tra coloro che si sono distinti (per alcuni in maniera negativa, per altri in positivo) per aver curato e consigliato a migliaia di pazienti quali provvedimenti adottare (anche in maniera preventiva) contro la Sars-CoV-2.

Il dott. Szumski, medico di famiglia, che abbiamo intervistato già tempo fa [Video Prima Parte; Video Seconda Parte], era balzato agli onori della cronaca anche perché, non essendosi sottoposto alla terapia genica contro il Covid, come sindaco del suo comune Santa Lucia di Piave aveva allestito il suo ufficio sotto un gazebo nella piazza del suo municipio, sia per poter ottemperare alle mansioni di primo cittadino, sia per permettere a tutti i non vaccinati di poter usufruire dei pubblici uffici, non essendo in quel periodo permesso l’accesso a nessuno che non esibisse un green pass.

La dott.ssa De Mari, medico chirurgo, conosciuta anche come scrittrice e giornalista, è stata invece criticata in passato (e richiamata dall’ordine dei medici) per le sue dichiarazioni ritenute da molti omofobe e razziste. Purtroppo, in quest’epoca più che mai, è molto facile etichettare le persone, invece di approfondire le argomentazioni, estrapolando ciò che più conviene alla gogna mediatica (su questo argomento riserveremo con la dottoressa un’intervista a parte).

L’argomento dell’intervista

Il problema, non per i malati di Covid ma per le istituzioni, è stato il fatto che i protocolli adottati da Szumski, De Mari e per fortuna tanti altri medici hanno funzionato: qualsiasi paziente affetto da Sars-CoV-2 che si è sottoposto ad essi, pur se affetto da patologie in comorbidità, se curato in tempo è guarito e non pare abbia riportato conseguenze. Anche chi scrive, ad aprile 2020, una volta scoperto di aver contratto il virus, ha voluto beneficiare delle cure domiciliari altresì dette “tradizionali” (ma sarebbe più giusto dire “già collaudate”), in barba alla tachipirina e alla vigile attesa e ne è guarito perfettamente.

Proprio per aver somministrato e consigliato cure già collaudate e funzionanti, il dott. Szumski e la dott.ssa De Mari hanno ricevuto dall’ordine dei medici “il massimo della pena”: la radiazione, ovvero il divieto assoluto di continuare a esercitare la loro professione. Perché un medico che esercita la propria professione ottenendo ottimi risultati dev’essere espulso dal proprio ordine? E come mai coloro che hanno imposto tachipirina e vigile attesa, pur dopo certe ammissioni pronunciate a denti stretti (vedi Palù a Porta a Porta), sono ancora al loro posto?

Se non riesci a vedere il video sopra, clicca qui.

Conclusioni

Abbiamo assistito a dei veri show mediatici durante la cosiddetta “pandemia”, in TV e sui social, da parte di medici, infermieri e vari “addetti ai lavori”. Ve li ricordate i primari che facevano più apparizioni al giorno, terrorizzando gli spettatori? Invece, il personale medico che non si è piegato ai dettami di AIFA e della politica, viene a tutt’oggi osteggiato, preso in giro e deve subire anche provvedimenti disciplinari. Nonostante le cure domiciliari abbiano funzionato mentre i cosiddetti vaccini (v. documento Pfizer qui) hanno mietuto, mietono e temo mieteranno ancora tante e tante vittime.

Postilla

Avevamo programmato la première dell’intervista Szumski-De Mari sui nostri canali YouTube e Rumble per questa sera, alle ore 21:00. Siamo orgogliosi di informarvi che YouTube (cioè Google) ci ha già rimosso il video. Motivazione: “disinformazione in ambito medico”. Speriamo che Rumble sia più clemente. Siamo arrivati a questo e la colpa è di tutti noi, e ancora non abbiamo visto il peggio. Ma di ciò vi parleremo nei prossimi giorni.

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Luigi Vietri

Luigi Vietri

Fin da giovane ho sempre coltivato la passione per la musica, esibendomi in duo, trio e band in tantissime occasioni e pubblicando due album.
Dal 2020 ho deciso di mettere la mia creatività e la mia passione al servizio di Comunità Etica e di una causa in cui ho sempre creduto profondamente: la difesa della libertà dell'individuo.
Con la realizzazione di siti internet e contenuti multimediali come editing e montaggio video, ho contribuito alla creazione di strumenti e materiali di comunicazione per promuovere la missione della Community.
Sono Presidente Nazionale di Comunità Etica APS dal gennaio 2023, nonché Responsabile della rete Esperti patrimoniali di Tutela Legale Etica.

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Valentyna Pavlova
Valentyna Pavlova
2 mesi fa

Grazie ,per vostro intervento coraggioso ,bravissimi,per mettere luce ,e per far sapere gente cosa successo . Siete forti e coraggiosi. Grazie

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