Qualche volta sembra che le cose migliori della vita vengano prima. È nella prima parte della vita che abbiamo un corpo più sano, una forma migliore e forse un volto più bello, che godiamo dell’eccitamento e della sfida della gioventù. Abbiamo, per portare a termine i nostri sogni più ottimistici, quello che sembra essere un susseguirsi di anni senza fine. Nulla è oltre il regno delle nostre aspirazioni. È come se ci venisse servito il nostro dolce per primo nella vita.
Quando eravamo giovani, la maggior parte di noi fu ammonita dai propri genitori di mangiare prima la verdura e poi il dolce. Come adulti, ci è richiesto di mettere il dovere prima del piacere. La maggior parte dei nostri comportamenti segue questo modello. Riversiamo tempo, sforzi e denaro in un progetto e solo dopo mietiamo le ricompense e i benefici. “Queste sono le regole della vita”, ci è stato detto (e, personalmente, l’ho ripetuto molte volte alle mie quattro figlie e, ora, lo sto dicendo ai miei dieci nipoti). Ma qualche volta sembra che la vita non segua le sue stesse regole.
Con il passare degli anni, le responsabilità cominciano a premere più pesantemente su di noi. Allo stesso tempo, la nostra forza fisica comincia a diminuire. La nostra pelle comincia a raggrinzire, i nostri occhi sono meno acuti, e i nostri orecchi perdono il loro fine udito. Le nostre mete e i nostri sogni slittano più lontano e oltre la nostra portata. Diventiamo coscienti della nostra mortalità limitata e sempre presente. Infine, cominciamo a riconoscere che alcuni sogni della nostra gioventù potranno non realizzarsi mai. Improvvisamente, sembra che siamo più vecchi. Ma è vero che nella vita abbiamo prima il meglio, seguito da un graduale declino nelle realizzazioni e nell’appagamento, accompagnato da un graduale indebolimento e decadimento del corpo e della mente?
A un osservatore superficiale sembrerebbe essere proprio questo il caso. E certamente sarebbe così se tutto ciò che la vita avesse da offrire fossero i fugaci divertimenti della gioventù. Fortunatamente, questo non è tutto ciò che la vita può darci e non è nemmeno il meglio di essa. Ci sono gioie e soddisfazioni che possono essere gustate solamente dalle persone più avanti con gli anni: la soddisfazione di un lavoro ben fatto, una carriera completata onorevolmente; la soddisfazione di usare la nostra esperienza per aiutare gli altri lungo il loro cammino; la stretta di mano di amici che sappiamo essere sinceri perché sono stati messi alla prova; l’amore profondo che può formarsi soltanto tra persone che hanno superato insieme molti “inverni”.
Quindi, se una mattina, guardandoci allo specchio, notiamo una nuova ruga o diciamo “arrivederci” a un altro vecchio e caro ciuffo di capelli, possiamo provare un momento di nostalgia. Questo è del tutto naturale. Ma può essere sostituito da un profondo sentimento di soddisfazione che stiamo apprendendo preziose lezioni e stiamo costruendo un carattere che può venire solamente da anni vissuti (e non solamente lasciati trascorrere). Queste sono le più profonde e più ricche gioie che questa esistenza ci può offrire. Come disse molti secoli fa Giobbe: “Nei vecchi si trova la sapienza, e la lunghezza di giorni dà l’intelligenza.” (Bibbia).
Se otteniamo la saggezza e la conoscenza dai nostri anni su questa terra, i nostri anni saranno stati ben spesi, proficui, soddisfacenti, e molto dolci. Ma perché questo avvenga, costruire il successo della nostra vita deve iniziare quanto prima possibile, perché se usiamo la gioventù per la parte dolce della nostra vita, quando saremo anziani ci toccherà mangiare la “verdura”.
Lasciamoci il dolce per fine pranzo!
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