LA CASA DEL SOCIAL JOURNALISM

Da una grande conoscenza deriva un grande potere

Introduzione alla rubrica Pillole di Economia

Viviamo in un periodo nel quale crediamo di avere accesso, attraverso il web, a tutte le informazioni che vogliamo, ma nella realtà ci troviamo in un’epoca nella quale l’accesso all’informazione è molto difficile perché tutto ciò che troviamo in rete è spesso manipolato e finalizzato a creare un “pensiero unico”.  Per creare una distrazione di massa, anziché guardare la luna si guardi il dito.

L’economia è alla base di ogni processo di cambiamento e noi vorremmo con semplicità e con un linguaggio comprensibile, dare un supporto per la comprensione di quanto sta accadendo con delle brevi e semplici spiegazioni su un tema che è stato reso complesso proprio per non farlo capire.

Con un invito particolare: non fermiamoci a guardare il dito, osserviamo la luna, guardiamo a chi giova. Non cediamo agli idoli del momento, ai dogmi di fede, alle frasi fatte, manteniamo un atteggiamento mentale vigile, riflettiamo su quanto accade con il nostro pensiero, con le nostre capacità mentali, non diamo una delega in bianco a chi si propone di risolvere i nostri problemi: prima di tutto risolverà i suoi.

Mettiamo assieme le nostre esperienze, le nostre conoscenze, per crearci una realtà il più possibile indipendente, libera e migliore di quella attuale perché se non sappiamo di chi è la colpa di quanto sta accadendo, allora la colpa è nostra.

Se non siamo in grado di discernere tra le mostruose bugie dell’economia e la realtà siamo candidati alla schiavitù perché le bugie vengono dette perché l’ignorante rimanga schiavo.

Con queste premesse cercheremo di spiegare in questa rubrica, come funziona nella realtà questo sistema, di modo ché ognuno possa liberamente decidere da che parte stare. Perché è giunto il momento di smentire tutte le palle che ci hanno raccontato.

L’economia è difficile?

Molti diranno che occuparsi di economia è troppo difficile, che è meglio lasciarlo fare agli economisti ma è giunto il momento di capire che dobbiamo iniziare ad occuparci di economia perché l’economia si sta già occupando di noi con dei risultati devastanti per la nostra qualità della vita e per la nostra libertà personale.

Quando ci sarà chiaro che il sistema bancario è un sistema criminogeno, che il debito complessivo degli stati è superiore al PIL dell’intero pianeta e quindi è impagabile, che la globalizzazione ha spostato la nostra ricchezza verso i paesi cosi detti emergenti lasciandoci nella povertà, che non siamo di fronte ad una crisi ma ad un preciso progetto di cambiamento di sistema economico che tende a scardinare la società, rendendola precaria, debole e in stato di schiavitù del debito monetario, che tutti gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale che fanno parte della nostra quotidianità (smartphone, Alexa, geolocalizzatori, etc.) sono alcuni degli strumenti nelle mani del “capitalismo della sorveglianza” che sono già utilizzati per condizionare le nostre decisioni, allora vorrà dire che stiamo realizzando la chiave per aprire le tante porticine di quel mondo che ci circonda e farci accedere a tutto ciò che ancora non sappiamo.

Cercheremo di spiegare concetti presentati in modo complesso con semplicità, con il buon senso, perché ciò che governa l’economia a livello macro ha una ricaduta sui livelli sottostanti in modo diretto.

Cercheremo di spiegare l’importanza di un utilizzo consapevole del denaro perché attraverso l’uso intelligente del denaro possiamo esprimere il nostro “voto”, cercheremo di capire per quale motivo dall’entrata in vigore dell’Euro che doveva essere la moneta forte con il compito di proteggere l’economia italiana come un ombrello, ci stiamo impoverendo sempre di più, o come può accadere che un piccolo imprenditore subisca una pressione fiscale superiore al 68% mentre le grandi multinazionali godono di altrettanto grandi privilegi.

Qual è il nostro obiettivo?

Creare un circuito che sostenga, difenda, promuova il tessuto economico delle piccole aziende, attraverso un nuovo modello di sviluppo.

Iniziamo, con il prossimo articolo, una serie di interventi con i quali cercheremo di spiegare con un linguaggio semplice e conciso concetti spesso resi complessi proprio per non far capire quello che accade dietro le quinte del sistema economico.

Per comprendere l’economia è necessario addentrarsi nella comprensione delle regole che la sottendono e in particolar modo della natura “politica” della moneta come strumento di scambio di beni e servizi. 

L’importanza della sua circolazione nel circuito economico di un Paese è uno degli aspetti di importanza imprescindibile. Concetti mai resi noti al grande pubblico e resi di difficile comprensione perché spiegati con un linguaggio complesso, fatto di grafici, numeri, tabelle e statistiche, ma che potrebbe essere molto più immediato e comprensibile. A favorire questa semplificazione sono utili le storie; in particolare, in merito a questo argomento, ve ne è una molto interessante da cui ricavare gli aspetti elementari (e i più nascosti), della natura della moneta e del concetto di debito cui essa si riferisce: la favola di Kalecki. Inizieremo con questa. 

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Giacinto Cimolai

Giacinto Cimolai

Friulano. Fondatore del progetto sociale che fa riferimento all’associazione Comunità Etica.
Dal 2017 si dedica alla promozione e allo sviluppo di questo progetto, promuovendolo in Italia e all’estero.
Fondatore e responsabile del progetto di Tutela Legale Etica che si propone di difendere tutti coloro che sono afflitti dal Debito.
Presidente di ConfimpresaItalia-Friuli
Presidente della Cooperativa OPES.
Presidente Regionale per il Friuli Venezia Giulia dell’associazione di promozione sociale A.N.A.S.
Nel 2022 fonda la testata giornalistica CambiaMenti, di cui è direttore editoriale.
Ha pubblicato quattro libri

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