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Bitcoin: dalla Nascita al Mondo dei Giganti Finanziari – Coincidenze e Misteri

Mentre i governi e le banche centrali discutono su come introdurre le “monete digitali programmabili e non anonime” nelle vite delle persone, i giganti finanziari stanno esplorando strategie per trarre profitto da criptovalute che inizialmente hanno criticato. Questa situazione riflette l’antico detto: «Se non puoi sconfiggere il nemico, fattilo alleato».

Il CEO di BlackRock, Larry Fink, è uno degli ultimi investitori istituzionali a rivedere la sua opinione sul Bitcoin e a riconoscerne il “valore intrinseco”. In un’epoca in cui le industrie stanno subendo profonde trasformazioni e il mondo affronta le sfide dell’era digitale in modo accelerato, è fondamentale osservare come cambiano le prospettive sul Bitcoin nel tempo.

Durante una sessione del suo programma “Roundtable”, il conduttore televisivo Rob Nelson ha messo in evidenza questa trasformazione, citando le recenti dichiarazioni di Fink e la richiesta di BlackRock di lanciare un ETF, cioè un fondo negoziato in borsa, basato sul prezzo spot del Bitcoin. Fink, il CEO di BlackRock, una società di gestione degli investimenti globale con un patrimonio di circa $98 miliardi, aveva precedentemente criticato il Bitcoin, definendolo un “semplice schema Ponzi”. Tuttavia, oggi Fink considera il Bitcoin come una “valuta potente”, con il potenziale di competere con le valute tradizionali.

Questo cambio di prospettiva è stato descritto come significativo da Nelson, il quale ha osservato: “Stiamo vivendo un momento cruciale in cui una figura di spicco come Fink è passata dalla critica del Bitcoin al riconoscimento del suo possibile ruolo dominante nel mondo delle valute.”

Non solo Fink ha modificato il suo punto di vista, ma ci sono anche altri casi interessanti di inversione di tendenza. David Zell, co-fondatore del Bitcoin Policy Institute, ha sottolineato come alcuni critici accaniti del Bitcoin siano diventati “sostenitori entusiasti” nel tempo. Un esempio di ciò è il percorso di Michael Saylor, CEO dell’azienda di business intelligence MicroStrategy, con il Bitcoin. Nel 2013, Saylor prevedeva un futuro poco promettente per la criptovaluta, paragonandola al “gioco d’azzardo online”. Tuttavia, oggi Saylor è diventato uno dei suoi “sostenitori più ferventi”.

La discussione ha poi affrontato l’impatto più ampio dell’interesse delle piattaforme di investimento tradizionali, come Fidelity e BlackRock, per il Bitcoin. In particolare, una domanda cruciale è stata posta da Rob Nelson: “Quali sono le implicazioni quando le principali realtà tradizionali mostrano interesse nella creazione di ETF legati al Bitcoin?”

Grant McCarty, un altro membro di spicco del Bitcoin Policy Institute, ha condiviso il suo punto di vista su questa evoluzione. Secondo McCarty, tali approvazioni contribuiscono a dissipare le preoccupazioni degli investitori comuni. La fiducia manifestata verso il Bitcoin dalle principali aziende del settore potrebbe aprire la strada a una più ampia accettazione generale, soprattutto se si realizzano fondi negoziati in borsa (ETF) basati sul Bitcoin.

McCarty ha evidenziato la differenza tra il Bitcoin e il vasto panorama delle criptovalute in modo più obiettivo. Ha dichiarato: «Non si tratta di un’approvazione generale per l’intero settore delle criptovalute. Sta emergendo una crescente consapevolezza del fatto che il Bitcoin occupa una posizione distintiva, distinguendosi dalla moltitudine di token ed ecosistemi criptografici».

Anche Laser Digital, la divisione crittografica della banca d’investimento giapponese Nomura, ha annunciato il lancio del “Laser Bitcoin Fund”, il primo fondo bitcoin dedicato agli investitori istituzionali e privati ​​dell’Asia. Questo fondo mira a offrire una maggiore esposizione al mercato delle criptovalute, sfruttando l’esperienza e le risorse di Nomura e di altri partner strategici.

Jez Mohideen, cofondatore del fondo e responsabile globale di Laser Digital, ha spiegato: «L’Asia ha una grande domanda di bitcoin e di altre criptovalute, ma anche una maggiore consapevolezza dei rischi e delle sfide che comportano. Abbiamo creato questo fondo per offrire ai nostri clienti una soluzione sicura, regolamentata e conveniente per accedere a questo settore in rapida crescita».

L’evoluzione del Bitcoin, che sta passando da un concetto di nicchia a una crescente accettazione nel mondo della finanza tradizionale, è senza dubbio un notevole fatto. Tuttavia, rimane un interrogativo di fondo da considerare.

È ben noto che molte nuove tecnologie hanno avuto i loro primi sviluppi o finanziamenti provenienti dal settore militare. La figura misteriosa dietro la creazione di Bitcoin, nota come Satoshi Nakamoto, che ha lanciato questa criptovaluta nel 2008 e ha rilasciato la prima versione del software nel 2009 utilizzando uno pseudonimo che evoca suggestioni oscure, come “SATaNA”, suscita numerose domande. Chiunque sia dietro questo nome sembra avere l’intenzione di lasciare un segno indelebile.

Inoltre, la data di inizio del progetto nel 2008 coincide con l’epoca del crollo finanziario globale, il che solleva interrogativi sulle circostanze che hanno accompagnato questo evento. È interessante notare che la tecnologia blockchain, alla base delle transazioni di criptovalute decentralizzate, è stata poi adottata su scala globale. Questo solleva la domanda se la pandemia e l’introduzione del green pass siano stati utilizzati come un test per valutare la robustezza dei sistemi di trasferimento globale di grandi quantità di dati. È importante ricordare che l’intenzione e il piano di introdurre un passaporto europeo entro il 2022 erano già noti dal 2018, e nel 2023 abbiamo assistito al lancio di un passaporto globale promosso dall’OMS.

Inoltre, è importante considerare che la Lightning Network sia stata sviluppata nel 2015, proprio in concomitanza con gli accordi di Parigi sul clima. Questa piattaforma consente trasferimenti al di fuori della blockchain e funziona anche offline, un aspetto che sembra oggi essere stato adottato dagli sviluppatori delle monete centralizzate per garantire continuità in situazioni di black-out.

Tuttavia, queste coincidenze rimangono per ora senza risposte definitive. È importante sottolineare che la mera accettazione da parte dei grandi fondi di investimento non rappresenta necessariamente un segnale positivo. In ogni caso, è fondamentale considerare l’investimento in beni reali come parte di una strategia finanziaria ben ponderata.

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Carmen Tortora

Carmen Tortora

Laureata in matematica con indirizzo applicativo in ambito tecnologico, ha conseguito una specializzazione in analisi tecnica dei mercati finanziari.
Ha approfondito i suoi interessi per la natura e la scienza studiando biologia, viticoltura e enologia.
Attualmente lavora come insegnante nella scuola pubblica e come redattrice per la webradio Radio28TV e per il giornale online CambiaMenti. È co-autrice del libro NEXT con Franco Fracassi, per cui cura una rubrica di economia, finanza e tecnologia.

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